Un campione al mese è una piccola rubrica che mensilmente racconterà la storia di un campione del nostro sport.
Questa mese è il turno di…
…Girardengo
Un uomo dolorante si toglie la polvere dalla maglia.
A pochi passi la sua bicicletta ferita lo attende; ha una ruota storta e reclama aiuto.
L'uomo ancora seduto, stenta a rialzarsi.
É tutto un dolore.
Accorrono delle persone che urlano, imprecano.
"Girardengo è caduto!"
"...Girardengo è caduto!"
Il ciclista abbozza un sorriso; fa male anche questo piccolo gesto.
Delle mani lo sollevano da terra...fitte di dolore lo trafiggono.
A gesti e con qualche mugolio si libera dai soccorritori; si china per terra e con il dito traccia una
croce.
"Il mio Giro finisce qui...".
Peccato.
Il Giro lo vincerà qualcun altro; ma nel palmares di Costante Girardengo figureranno 106 gare su
strada ed oltre 900 in pista...lui è il primo "Campionissimo"..."l'Omino di Novi" o semplicemente
"Gira".
Nato a Novi Ligure nel 1893 in un'Italia appena fatta e con tanti problemi da affrontare, primo tra
tutti la miseria. Si corre per passione, per raggranellare poche monete per comprarsi il pane o per risparmiare per le scarpe nuove.
Si mangia polvere e gli occhi sono due lanterne infuocate dalla fatica.
La gente ama questi pazzi che fanno della sofferenza la loro virtù.
Questi omini con la schiena curva e le gambe muscolose...la folla si apre.
"Arrivano....Arrivano!"
"Chi è primo?"
"Il Gira! Il Gira!"
"Ha vinto il campionissimo!"
Per nove volte l'omino di Novi indossa la maglia tricolore.
In primavera la folla lo accoglie trionfante a Sanremo; per sei volte.
In realtà erano sette, ma nel 1915 sotto la pioggia, taglia il percorso di qualche centinaio di metri,
raggiunge i primi; li supera ed arriva al traguardo con oltre tre minuti di vantaggio.
DURA LEX, SED LEX
Squalificato.
In autunno il corpo comincia a reclamare il necessario riposo, ma c'è un'ultima gara da affrontare: Il
Giro di Lombardia.
Il Gira se ne prende tre; dietro i soliti Brunero e Belloni...che per la verità furono fior di campioni.
Poi c'è il Giro...
Cavour e Garibaldi fecero l'Italia; ma fu il sangue della guerra ed il sudore degli sportivi a creare gli
italiani.
Tra gli sportivi, i soli che univano un paesino del sud alle Alpi erano i ciclisti che sudando,
sbuffando, imprecando ed infine sorridendo portavano l'Italia nelle case degli italiani.
Girardengo trionfa in due edizioni del Giro d'Italia. Nel 1919 e nel '23.
Forse il primo fu il più bello:
Giro d'Italia 1919 – Km 2984
Partenti 63 - Arrivati 15
Vincitore: Girardengo Costante 112 ore 51 min.29 sec.
Secondo classificato: Belloni Gaetano...51 minuti dopo...
Il Gira si aggiudica sette tappe su dieci.
Chapeau!
Gira si allena lungo le strade della sua Novi Ligure, seguito da una schiera di ragazzini che ne
vorrebbero emularne le gesta. Tutti loro, compreso il Gira, sono allenati da un massaggiatore noto
per essere un veggente...Biagio Cavanna.
Cavanna dispone di mani capaci di sondare la muscolatura dell'aspirante campione ed ha intuito
per scoprire le nuove promesse. Lo farà osservando il piccolo Costante e qualche anno dopo,
sebbene divenuto cieco, porterà al successo un altro figlio di Novi...un certo Fausto.
Tra i tanti ragazzi che vorrebbero emulare Girardengo vi è un ragazzino di qualche anno più
piccolo, con lo sguardo da furbo ed un'indole insofferente all'autorità.
Al secolo Pollastri Sante, nato a Novi e di professione bandito.
NEMICO PUBBLICO NUMERO UNO; famoso per le sue rapine e per essere
anarchico ed antifascista.
I giornali si riempiono con delle imprese di questi due figli di Novi.
Pollastri leggerà sempre le gesta del Gira.
Si sussurra che fossero amici; qualcuno ne fa una famosa canzone.
I due si ritrovano una sera a Parigi dopo una gara; il primo latitante ed il secondo vincitore della
corsa.
Gli anni passano, i muscoli si usurano ed i giovani rimpiazzano i vecchi.
Ed ecco arrivare un certo Binda Alfredo, classe 1902, nato a Cittiglio, ma emigrato per fame in
Francia.
Il passaggio di consegne avviene nel 1927 durante il primo Campionato del Mondo.
Primo Binda
Secondo Girardengo
Costante si ritira nel 1936, torna a Novi e si dedica alla sua fabbrica di biciclette: le "Girardengo".
Muore nel 1978 ed in tanti piansero il loro primo "Campionissimo".